Note su etica ed attività dell’Associazione Italiana per la Ricerca sui Sistemi (AIRS)
La sistemica si propone come tessuto connettivo dell'attività scientifica e culturale disciplinare, con lo scopo di indurre, facilitare e rappresentare proprietà e concetti sistemici (ad es. apertura, auto-organizzazione, complessità, strutture dissipative) in diversi contesti disciplinari (ad es. biologia, economia, fisica, musica).
Ricordando, in breve, che si ha
1) inter-disciplinarità quando i problemi, gli approcci, i modelli ed i metodi di una disciplina sono usati per un’altra (ad es. lo studio della struttura neurologica del cervello ha portato alla nascita delle Reti Neurali nell’Informatica Matematica poi molto diffusamente applicate come modelli per simulazione in vari contesti disciplinari; lo studio dei meccanismi evolutivi in biologia ha portato alla nascita degli Algoritmi Genetici aventi simile generale applicabilità; lo studio dell’auto-regolazione per le macchine –come il regolatore di Watt- ha portato allo studio dei meccanismi di regolazione in biologia, sociologia ed economia con la cibernetica);
2) trans-disciplinarità[1] quando le proprietà sistemiche (quali quelle sopra menzionate) sono trattate e studiate in generale[2] (si veda sotto la distinzione tra generale e generico), senza specifici riferimenti disciplinari, ed è studiato il rapporto tra loro,
porsi in ambito sistemico significa ideare, sviluppare ed usare la modellistica inter- e trans-disciplinare di per se stessa e nelle discipline, operando oltre ogni divisione convenzionale tra i vari domini disciplinari. Questi si sono storicamente configurati come domini istituzionali spesso in scarsa interazione tra loro, a scapito della ricerca intesa nella sua globalità (la torre di Babele).
L’idealità, il valore di riferimento, della sistemica è la generalizzazione e cioè la possibilità di applicare approcci, metodologie e teorie a contesti disciplinari diversi, grazie all’uso di concetti, proprietà e modellizzazioni usanti proprietà sistemiche, utilizzabili e riconoscibili in diversi contesti disciplinari. Ad esempio studiare l’adattabilità come concetto sistemico in biologia, fisica, psicologia ed economia (inter-disciplinarità) e di per se stessa (trans-disciplinarità). L’attività di generalizzazione, in breve, è trans-disciplinarità (studio delle proprietà sistemiche per se) basata su rigore, astrazione e complessità nella convinzione che una tale trasversalità del sapere non può prescindere dalla comunicazione, reciproca rappresentabilità, condivisione e pari dignità tra diversi tipi di conoscenza.
La genericità, legata al divulgare ed al procedere per parziali ed occasionali analogie, porta anch’essa a poter applicare concetti ed approcci a contesti disciplinari diversi, ma al prezzo dell’imprecisione, dell’approssimazione (ad es. considerare un’azienda come una macchina perché, similmente, usa risorse e produce, oppure spiegare in termini riduzionistici, cioè riducendo un livello di descrizione superiore ad uno inferiore, come ridurre la psicologia alla neurologia, la vita alla biologia, apprendere a ricordare, considerando solamente fisico-chimici). Così approcci divulgativi pagano la generica comprensibilità con mancanza di rigore spesso intesa come illecito e concessivo sconfinamento dalla disciplina originaria (ad es. intelligenza intesa come capacità di elaborare, come per i computer).
1. Linee-guida.
Si presentano di seguito le linee-guida dell’attività scientifica e culturale dell’AIRS, intese come specificità dell’etica adottata.
1.1 Interesse culturale e scientifico dell’AIRS
Un primo elemento di attenzione riguarda il fatto che le diverse discipline hanno sviluppato contenuti, risultati e linguaggi di diversa potenza in merito alle problematiche sistemiche. Ciò anche in merito alla natura dei problemi, all’importanza dei loro risultati.
Questo non può comportare il predominio (concettuale, metodologico, di linguaggio) di un approccio disciplinare alla sistemica su altri. Le singole discipline hanno i loro contesti dove sviluppare le loro ricerche e non occorre, né è culturalmente opportuno, che l’AIRS sia uno di questi. D’altra parte l’AIRS non si pone né come cassa di risonanza divulgativa per risultati disciplinari, né come ambito di presentazione culturalmente generico per risultati disciplinari come tali. Inoltre è interesse dell’AIRS riconoscere e far sviluppare contenuti sistemici deboli, impliciti in qualsiasi disciplina.
L’interesse culturale e scientifico dell’AIRS è la trans-disciplinarità, che a sua volta è senz’altro, obbligatoriamente, stabilita su interessi culturali e scientifici disciplinari e inter-disciplinari.
Una visione disciplinare non potrà mai di per sé essere predominante nell’AIRS.
1.2 Produzione e distribuzione di conoscenza
Questo punto riguarda i processi di produzione e distribuzione di conoscenza accademica.
Lo spostamento teorico dell'asse metodologico dai problemi, che per loro natura sono "aperti", agli strumenti, che sono invece "modelli in un contesto", si riflette sul metodo di produzione scientifico e sulle motivazioni dei ricercatori.
Politica dell’AIRS è di evitare che vi sia più interesse al contesto ed al suo mantenimento istituzionale con il risultato di alimentare un circolo di attività ridondanti, auto-referenziali e parassitarie e spesso senz’altra giustificazione che interessi particolari, piuttosto che ai problemi stessi. Un’attenzione deformata sui contesti disciplinari piuttosto che sui problemi ha un effetto particolarmente dannoso nella formazione delle nuove leve, addestrate in questo modo non a formulare nuovi problemi ma piuttosto a sostenere un gruppo di interesse (usualmente disciplinare) attraverso rapporti di dipendenza spesso miopi e tirannici (concorsi, pubblicazioni, finanziamenti).
L’AIRS si propone di operare affinché queste distorsioni non impattino anche sul meccanismo di presentazione e accettazione dei lavori, che per riviste ed antologie troppo spesso è l'espressione di una "cintura di sicurezza" per interessi.
L’AIRS vuole evitare di divenire un contesto in cui la responsabilità dell'attribuzione, e l'originalità del lavoro, che dovrebbero essere i criteri essenziali di valutazione, vengano sostituiti da un'idea di "proprietà culturale" mirata soltanto alla capitalizzazione ed al plus-valore "carrieristico".
L’AIRS come propria politica ed attitudine non ha e non vuole avere alcun potere. E la sua autorevolezza culturale sta proprio anche in questo. Tuttavia la sua produzione scientifica e l’autorevolezza nel pubblicare con editori scientifici di prestigio, comporta che vi possano essere interessi personali (la pubblicazione referata).
L’AIRS deve difendersi da possibili usi strumentali della sua nascente autorevolezza.
1.3 Produzione di conoscenza sistemica
La sistemica è l'esercizio del pensiero scientifico e culturale su fronti sempre più ampi e complessi, ed in nessun modo può essere ridotta (per es. ridurre la psicologia alla neurologia, la vita alla biologia, appendere a memorizzare) a "disciplina" condotta con la logica "chiusa" dell'istituzione.
La ricerca sistemica non è considerabile come un’estensione o una stravagante deroga occasionale da usuali ambiti disciplinari, ma una stabile impostazione culturale sempre attiva quando si effettua ricerca a livello disciplinare ed inter-disciplinare (a livello trans-disciplinare lo è per definizione).
Aderire al pensiero sistemico significa porre in discussione il modello di "produzione scientifica" basato su "proprietà culturale", capitalizzazione e plus-valore "carrieristico", che condanna inevitabilmente ad una "fecondità" solo apparente, oggi sempre più "mediatica", e occultante un progressivo esautoramento culturale.
1.4 Contributo sistemico esplicito
Il contributo scientifico e culturale alla sistemica si può ritenere basato in linea di principio su due aspetti:
1. individuare contenuto sistemico in contributi disciplinari;
2. proporre contributi sistemici sia in termini di inter- sia di trans-disciplinarità.
E’ da osservare come genericamente in tutti i lavori si possa forzosamente trovare contenuto sistemico.
Chi propone lavori all’AIRS deve farsi carico del fatto che sia esplicito, dichiarato il contributo alla sistemica e non lasciato implicito ed indefinito. I lavori proposti dovranno avere a fianco del tradizionale abstract anche l’esplicitazione del contenuto sistemico. Così nel corpo del lavoro questo tema deve essere esplicitamente affrontato.
La centralità deve essere del contenuto sistemico.
Solo in questo modo l’AIRS può evitare di divenire collettore di qualsiasi tipo di lavoro, sia pur scientificamente accettabile, con la motivazione che da esso può sempre essere genericamente ricavato contenuto sistemico.
Anche in questo caso va distinta la genericità (genericamente configurazioni di elementi interagenti possono essere riconosciute ovunque: macchine, uomini, aziende, parti componenti, etc.), per cui pressoché qualsiasi lavoro potrebbe essere considerato adeguato per un contesto di sistemica (rivista, congresso), dalla generalizzazione concettuale per cui si specificano i fenomeni di emergenza, il ruolo dell’osservatore, le proprietà sistemiche ed i livelli di descrizione considerati.
1.5 Codici e regole
E’ fondamentale che le regole che potrebbero essere formulate ed assunte perché i punti sopra indicati siano attuati, non siano ridotte ad una statico codice o regolamento, ma siano continuamente emergenti dall’attività, come espressione di vitalità dell’approccio culturale. Si deve affrontare la distanza tra
in un contesto di trans-disciplinarità.
Queste brevi considerazioni non possono in alcun modo essere esaustive di un problema che ben si presta ad essere analizzato proprio con gli strumenti sistemici, ma intendono essere il richiamo ad attenzioni di natura etica nella produzione e gestione di conoscenza che, se sottovalutate, potrebbero avere come conseguenza una degenerazione del senso stesso della nostra attività di ricerca.
2. I principi in breve.
Si delineano di seguito i principi generali adottati dall’AIRS nella sua attività culturale e scientifica:
2.1 Esplicitazione del contenuto sistemico.
Si dovrà sempre esplicitamente indicare nei lavori la specificità sistemica dei processi e dei fenomeni considerati riferendosi a proprietà sistemiche, processi di emergenza, ruolo dell’osservatore e livelli di descrizione (qual é il contributo sistemico specifico).
2.2 Inter-disciplinarità.
Si dovrà indicare il contenuto e le conseguenze interdisciplinari del lavoro con espliciti riferimenti ed esempi alle discipline ad applicazioni.
2.3 Trans-disciplinarità.
Si dovrà indicare il contenuto trans-disciplinare del lavoro con espliciti riferimenti ed esempi alle proprietà sistemiche considerate e le conseguenze sulla loro relazione teorica.
2.4 Non-predominio disciplinare.
Va distinta la formulazione in linguaggio disciplinare di concetti sistemici riconosciuti in una specifica disciplina dalla sua esplicitazione (e non approssimazione o divulgazione) usando concetti sistemici. Ciò può avvenire attraverso la presentazione di esempi, descrizione di modelli, simulazioni ed applicazioni.
2.5 Produzione di conoscenza non come proprietà.
Si fa riferimento al fatto di evitare che la effettiva fruibilità di una conoscenza possa attuarsi solo attraverso la completa condivisione ed accettazione di contesti (ad es. si può pubblicare un esperimento di simulazione su di una specifica rivista solo se essa è stata effettuata usando un particolare software in un laboratorio specifico, ovviamente da citare, oppure si può pubblicare su una rivista solo se il lavoro è co-autorato con qualcuno o se nel lavoro vengono citati i lavori di qualcuno).
Roma, Gennaio 2005
[1] La trans-disciplinarità permette inoltre un approccio di ricerca molto potente quando, in base al principio dell’unità della scienza (molto importante nella Teoria Generale dei Sistemi, come introdotto da Von Bertalanffy nel 1968), si assume che una proprietà sistemica rilevata in un contesto disciplinare abbia necessariamente significato anche negli altri, perfino ove tale proprietà non sia stata ancora rilevata.
[2] Come introdotto nel lavoro fondamentale di Luwig von Bertalanffy, 1968, General Systems Theory. Braziller, New York - edizione italiana Luwig von Bertalanffy, 2004, Teoria Generale dei Sistemi, Oscar Saggi Mondatori, Milano. –grassetto nostro-